anziani e disturbi del sonno

A cosa sono dovuti i disturbi del sonno negli anziani?

Scopri le principali cause dei disturbi del sonno negli anziani, dai cambiamenti fisiologici agli effetti di patologie croniche e farmaci, fino agli aspetti psicologici e sociali.


I disturbi del sonno negli anziani sono un problema comune che può influire significativamente sulla qualità della vita. Le cause di queste difficoltà sono molteplici e spesso interconnesse, rendendo difficile individuare un’unica ragione.

Cause fisiologiche dei disturbi del sonno

Con l’avanzare dell’età, il corpo subisce numerosi cambiamenti fisiologici che possono influire sul sonno. Una delle principali cause è la diminuzione della produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. Questo cambiamento può portare a difficoltà nell’addormentarsi e a risvegli frequenti durante la notte.

Inoltre, gli anziani tendono a trascorrere meno tempo nelle fasi di sonno profondo, quelle più ristoratrici. Questo può comportare un senso di stanchezza anche dopo un’intera notte di sonno. I cambiamenti nel ritmo circadiano, che regola l’alternanza tra sonno e veglia, possono anche contribuire a risvegli precoci al mattino.

Influenza delle patologie e dei farmaci

Le patologie croniche comuni negli anziani, come l’artrite, il diabete o problemi cardiovascolari, possono interferire con il sonno. Il dolore cronico o il bisogno frequente di urinare durante la notte (nicturia) sono tra i disturbi più comuni che interrompono il riposo notturno.

I farmaci assunti per trattare queste patologie possono anch’essi avere un impatto negativo sul sonno. Alcuni medicinali possono causare insonnia come effetto collaterale, oppure portare a un sonno leggero e frammentato.

Aspetti psicologici e sociali

Non vanno sottovalutati i fattori psicologici e sociali. Ansia, depressione e isolamento sociale sono condizioni che possono accentuare i disturbi del sonno. La mancanza di attività fisica e di stimoli durante il giorno può ridurre la necessità di riposo notturno, portando a difficoltà nell’addormentamento e a un sonno di qualità inferiore.